Sentivo il bisogno di dire qualcosa, sentivo il bisogno di mettermi allo specchio, io che poi in fondo gli specchi li ho sempre odiati, sentivo il bisogno di raccogliere un po’ di cose e di mettere un po’ d’ordine in questa vita che in realtà è un gran casino, già, “quel gran casino della mia vita”.

A 5 anni in quelle famose “Notti Magiche” gridavo forza Totò Schillaci, avevo già capito tutto, avevo già intrapreso la mia strada. Da lì è stato solo un crescendo, di emozioni, di desideri, di palpitazioni, di scelte, di centimetri (non troppi) e di kg (ecco, lì qualcuno in più ahimè), ma anche di sensazioni che non hanno trovato eguali.

Tra un campionato di calcio ed un altro, tutti rigorosamente vissuti in “Bianco & Nero”, tra un mondiale, un europeo, un rombo di Ferrari che a Monza romba sempre un po’ di più, tra una piper di Elisa Togut prima e di una farfalla biancorossa poi, tra un’acrobazia in tuffo ed un tocco magico di fioretto, tra una bracciata della divina ed un “doctor” che cura ogni male, tra un salto nella sabbia di una pantera graffiante ed un sinuoso corpo libero, tra un occhio di falco che dice “riga” ed una tripla da brividi, senza dimenticare il candore della neve ed un Ave Maria di Schubert che sa di preghiera e poesia, con il sogno nel cuore che inizia per O e finisce per limpiadi: e così che mi sono fatta largo tra la folla.

Una laurea in comunicazione, una specialistica nel medesimo ambito, un master in Sport Management Marketing and Sociology, tanto per cambiare, una serie di esperienze che hanno spaziato nei settori più disparati, ma che hanno aiutano a crescere, maturare, pensare, ad essere indipendenti e pronti per affrontare ogni situazione.

Giornalista freelance con la predilezione per il giornalismo sportivo (non si era capito vero?), web e content editor, social media marketing, speaker radiofonica e conduttrice web tv, animatrice sportiva nei camp estivi, allenatrice Csi/Figc di calcio a 7, insegnante privata ed insegnante per corsi aziendali, organizzatrice di eventi e forse dimentico pure qualcosa: non c’è presunzione in quest’elenco, c’è umiltà, dedizione, il difetto di non saper stare ferma, ed il denominatore comune di ogni faccenda della mia vita…la passione. Non sarei nulla senza la mia compagna più fedele. Ed alla passione aggiungo l’amore per la mia famiglia. Papà Francesco “il Franco”, mamma Isabella, i miei “bodyguards” Davide e Daniele, il mio ometto ovvero il “Riky del mio cuore” (tesoro la zia ti ama tanto), e l’altro mio ometto “Lorenzino del mio cuore” (sì, la zia ama tanto anche te), la mia Simba che da quel 16 maggio 2015 si è “solo nascosta nell’altra stanza”, le mie cognate Silvia ed Elena che hanno completato il cerchio: i valori più sani, lo spirito di sacrificio, la perseveranza, le ho sempre trovate qui, in questo nodo cruciale della mia esistenza che io definisco “il mio porto sicuro ed il mio orizzonte”. Amata per ciò che sono realmente, la più grande fortuna. E non dimentichiamoci del coraggio, il coraggio è alla base di ogni avventura.

Ecco perché la mia nuova avventura si chiama maryseven.it.

Ed ora mettetevi comodi, siamo solo all’inizio.

Coloro che fanno sforzi continui, sono sempre pieni di speranza. Abbracciate i vostri sogni e seguiteli. Gli eroi quotidiani sono quelli che danno sempre il massimo nella vita”. – Roberto Baggio –

 

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