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Chiedimi se sono felice: football is the way

Non dimenticatevi di scovare, di scavare, di crederci, non dimenticatevi di avere pazienza, con voi stessi che siete il meglio del meglio, datevi del tempo, prendetevi del tempo, tutto quello di cui avete bisogno, non importa che sia un’ora, un giorno, un anno o quattro, quattro maledettissimi anni. Non importa se le macerie stanno sotto tutto, rimboccatevi le maniche, a mani nude, scavate, scavate, scavate, togliete ogni sasso, e quando li avrete tolti tutti non abbiate paura se davanti ai vostri occhi si presenterà l’unico spettacolo che non vogliate vedere, non importa se non ci sarà un campo, non importa se ci saranno mille pezzi da ricomporre per ridare un senso ad ogni cosa, non importa se cercherete consensi attorno e non troverete nessuno, non importa se vi faranno sentire come le ribelli del gruppo, come le stronze delle stronze, come quelle tutte sbagliate, come quelle che non hanno filtri e dicono sempre ciò che pensano, fosse un male poi, perché ad un certo punto…ad un certo punto il cuore e la mente concilieranno e niente, sarà bellissimo come non lo è mai stato. I dolori verranno meno, finiranno in un angolo, la schiena ti darà tregua e gli anni che passano avranno un peso specifico che non sarà più un’oppressione, sarà un lento scorrere delle cose che cambiano, mutano, si trasformano, si evolvono, per riapparire in una nuova veste. Quel senso di smarrimento su quel tanto amato rettangolo verde svanirà, la paura di essere giudicate lascerà posto ad occhi che stravedono per voi, a voci che vi chiedono l’ultimo sforzo per una scivolata che salva un gol, le “responsabilità”, se così si possono chiamare, saranno piacevoli, e non avrete timore perché saprete di poterle rispettare tutte, di poterle compiere, finalmente.
Al posto giusto, al momento giusto, ecco come vi sentirete. Al posto giusto, al momento giusto, con le persone giuste accanto. E con le mani a cuore per quegli occhietti azzurri di quell’ometto che dieci mesi fa ti ha rubato l’anima.
E’ incredibile la vita, è incredibile il calcio, è così inebriante l’odore dell’erba, il rumore di un pallone che sbatte su un palo, così dolce la sensazione di poterti ancora prendere cura di lui, e lui di te, la leggerezza di una mente che sa ancora guardare con fiducia al futuro, la voglia di correre e correre e correre ancora, a perdifiato, fino al triplice fischio e molto oltre…

…quando tutto pensavate fosse finito, quando eravate pronte per dire basta, quando vi siete dette “Ok, queste scarpette saranno le ultime” e poi avete insistito e vi siete ritrovate immerse in un nuovo, stupefacente, inizio…

…so che non capirete, ma per una volta lasciate che capisca io e che sia tanto orgogliosa di me.
25 giugno 2014 – 23 giugno 2018, mary seven is back!

Grazie a tutti quelli che mi hanno dato la cosa più preziosa, la fiducia.

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