Temptation Island 2020: l’ultima puntata che basta e avanza
Temptation Island 2020: e anche stavolta non ha deluso le aspettative
Per chi pensa che ieri sera il monopolio della tv italiana sia finito dapprima nelle mani di Dinamo Kiev – Juventus e poi di Lazio – Borussia Dortmund, si sbaglia di grosso. Nonostante fosse martedì, ci ha pensato Canale 5 a rapire occhi, orecchie, attenzioni, “brividi veri”, con l’ultimissima puntata di Temptation Island 2020.
La premessa è d’obbligo: quest’anno ho collezionato solo spezzoni di episodi qua e là, mere iniezioni di autostima usa e getta. L’ultima puntata, però, è quella degli epiloghi più sentiti e la mia fortuna (sì mi sento eccessivamente fortunata) è stata quella di fare zapping nel momento giusto.
Il triangolo no, non lo avevo considerato, cantava Renato Zero ma il buon Renato ai tempi non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno la tv italiana ci regalasse una prelibatezza di programma simile. E allora eccoli lì: Alberto, Speranza e Nunzia ovvero lui, lei e l’altra.
L’altra è colei che non ha fatto in tempo a tentarlo che in un paio d’ore si è ritrovata avvinghiata fra le braccia di “faccia da pesce lesso” e “braccia rubate all’agricoltura”. Ventuno giorni così. H 24 della serie “Carie ne abbiamo?”. Ma questo è niente perché poi c’è lei. La lei da sedici anni a questa parte (ho l’orticaria solo a scriverlo), la lei che “Ma io sono innamorata”, la lei che con quel nome lì potrà pure essere l’ultima a morire ma è come si vive che fa la differenza.
Temptation Island: “Ma io sono innamorata”
Lui sostanzialmente l’ha tradita in tutti i modi. Non se la calcola. La usa. La tratta male. Le vacanze al solito posto, le uscite ridotte, la pizza portata a casa perché “andare al ristorante è troppa fatica”, la discoteca che roba è? E quale cinema meglio Netflix, ed il pigiamone anni ’80, ed i reumatismi, ed il panorama dei cantieri con le mani dietro la schiena e magari pure un oplà quando ci si alza dal divano. Cioè vecchi. Vecchi dentro, fuori e tutto intorno. Ma io sono innamorata, ribadisce lei, ma “chi cazzo se ne frega” pensa lui con una scritta fluo lampeggiante a caratteri cubitali che gli appare e scompare dalla fronte.
Ma come se tutto questo non bastasse un bel paio di corna in mondovisione completano l’opera. Però lei è innamorata. Però lo so che lui non mi merita e che è la persona sbagliata, resta il fatto che io sono innamorata. Sedici anni così. Al falò di confronto lui biascica lei boh. Abbozza domande di cui non avrà mai risposte e mentre lui dice l’unica frase con soggetto verbo e complemento che assomiglia tanto ad una pugnalata ma anche alla verità (ovvero “Accollami pure tutte le colpe ma sono sei anni che ci lasciamo e ci pigliamo senza risolvere i nostri problemi e sai bene che ogni volta ti ho ridetto sì perché mi dispiaceva. Tradotto, mi fai pena), indovinate un po’ la controrisposta di lei? “Lo so, ma sono innamorata”. Probabilmente crede che la pena sia una crema antirughe. Per le donne dignitose e risolute in quello scaffale bisogna guardare?
In un qualche modo indecifrabile, ognuno per la sua strada. Il latin lover non perde tempo e così come Robin Hood toglieva ai ricchi per dare ai poveri, lui toglie Speranza per donarla ad un’altra, anzi all’altra. Mentre il falò continua ad ardere, lui rimugina su quei sedici anni a lungo. Molto a lungo. Nello specifico tra i setti ed i dodici secondi. Giusto il tempo di girare l’angolo. Perché Nunzia, che di speranza ne ha da vendere, è lì e non aspetta altro che il suo principe azzurro. “L’ho lasciata (lui eh, che cuor di leone proprio) ci vediamo a Napoli“.
Il meglio deve ancora venire
Ora la domanda che dovrebbe sorgere spontanea è “Come sarà finita?”, ma siccome l’imprevedibilità di questo programma è un mestiere riconosciuto tanto quanto le reali esperienze riportate sul cv in formato europeo, la vera questione è: “Ma a questi meravigliosi sedici anni, non vuoi aggiungerlo un altro bel mese?” Ebbene sì, si rivedono. E parlano. Che sedici anni, in fondo, devono esser volati via in un battito di ciglia e non hanno avuto tempo. E di cosa parlano? “Lui mi ha detto che non più visto la single e che vorrebbe riprovarci”. Tappeto rosso e vaselina alla cassa numero tre, grazie.
Ma la Marcuzzi, che quando ha iniziato sto falò sembrava avesse 25 anni, e che dopo sto mese di agonia pare sua nonna in hangover, ne sa una più del diavolo: colpo di scena, c’è Nunzia. “Io l’amante non la faccio” starnazza. “Ci siamo rivisti e c’è stato un bacio vero, mi vuole conoscere ma adesso ha detto che deve ripulirsi l’immagine perché teme per i suoi locali“. Speranza pare in coma farmaceutico. Robin Hood tenta il tutto per tutto indossando i panni di Spiderman con le ragnatele ammuffite e senza dizionario in gola, ed in una lingua sconosciuta pure a me che non ho certo le origini di Bolzano nord afferma: “Ho capito che amo Speranza e voglio sposarla“. Pure mia madre che non aveva capito nulla fino a quel momento ha avuto un mancamento.
L’epilogo di sedici anni di “Vero amore”
“Io l’amante non la faccio” fa da colonna sonora, Speranza che probabilmente deve aver battuto la testa all’ingresso di quel gazebo che “Con 20 mila lire il mio falegname lo faceva meglio” afferma: “Dice questo perché vuole uscirsene pulito” che sfortunatamente non è un no ma nemmeno un “Ma io sono innamorata”. La nonna della Marcuzzi risorge dall’hangover ed esorta Spiderman a dire la verità, ma Spiderman in questo momento è spiattellato al suolo con le mosche che gli girano intorno al viso.
Nunzia abbandona la scena alla Sophia Loren, mia madre autoproclama il coprifuoco per se stessa e getta il telecomando, Tiziano Ferro è l’ultima delle canzoni che chiude il teatrino: “Ho collezionato figuracce e figuranti” (perché le canzoni di Temptation Island 2020 non deludono mai), Speranza con ogni probabilità è corsa all’anagrafe.
La nonna della Marcuzzi tenta invano di riprendersi dall’hangover, da quella porta stanno per entrare Carlotta e Nello. Roba per coatti veri. Ora più che mai il bisogno è quello di essere sobri aggrappati ad una bottiglia di lambrusco.
Dai che anche sto Temptation Island 2020, l’abbiamo portato a casa.
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