Chiellini- Koulibaly, bianco che abbraccia il “nero”

Bianco che abbraccia il nero, coro che si alza davvero, Juve per sempre sarà.
Recita così l’inno della Juve, quella Juve che ieri sera, all’ultimo respiro, è riuscita ad avere la meglio sul Napoli grazie all’autogol di Koulibaly. Il centrale biancazzurro, uno dei più forti centrali al mondo, ha commesso un errore, un autogol, al 93′, proprio quando sembrava che il big match fosse destinato ad un pareggio ottenuto in remuntada. Ed invece, nel tentativo di sparare oltre lo stadium quella sfera piombata in area, il “centralone” maldestramente la spedisce nel sette alle spalle di Meret. Fine dei giochi, la Juve vince 4 a 3.
Ma oltre il triplice fischio ecco che Giorgio Chiellini, capitano della Juventus ,decide, ancor prima di congratularsi con i suoi compagni, di andare ad abbracciare quell’avversario di mille battaglie, quello che “No, un autogol così non te lo aspetti”.
E forse in questa foto non si vedono le stampelle, testimoni di un destino che al toscano 35enne ha riservato una salita nuova, di circa 6 mesi, per un ginocchio che ha fatto crack, ma si vedono due colori ben distinti che si mischiano, che si confondono e si rispettano. Potreste vedere il bianconero da un lato e l’azzurro dall’altro, potreste vedere il blu (Italia) ed il verde-giallo-rosso (Senegal), o più semplicemente il bianco & il nero.
Quelli come me, che invece sanno guardare più a fondo, non vedono differenze; intravedono una C enorme sul braccio sinistro dell’uno, ed uno sguardo sconsolato ma riconoscente sul volto dell’altro. In questo foto ci sono due cuori enormi, nascosti sotto due maglie diverse, che si sfiorano, che si avvicinano e che tremano.
In questo foto c’è un senso di rispetto assoluto che il cuore lo fa tremare anche a me. 
In questo foto c’è l’esempio che martedì, al primissimo allenamento dell’anno, riporterò ai miei pulcini, mettendo davanti ai loro occhi puri il senso di un gioco meraviglioso che in realtà “solo” un gioco non è.

 

 

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