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Matteo Berrettini, io credo negli esseri umani

matteo berrettini

Caro Matteo Berrettini, la conosci la canzone di Marco Mengoni “Esseri Umani?” quella che fa “Credo negli esseri umani, credo negli esseri umani, credo negli esseri umani che hanno coraggio, coraggio di essere umani…”

Ecco, quella lì.

Ho messo tre sveglie tra le 4.25 e le 4.31 only for you. Mi sono arrotolata nel plaid come un salsicciotto, ho postato una rigorosa storia Instagram a testimonianza dell’essere davvero (più o meno) sveglia, ho divorato mezza scatola di biscotti (e per questo potresti pagarmela caramente), ho ingannato l’ansia con una serie di tweet idioti, ed ho tifato spudoratamente per te.

Quel ragazzino con mille tic e la maglietta viola non ha ancora nessuna intenzione di abdicare, mentre tu, la tua romanità, il tuo servizio supersonico non riuscite a scalfirlo come l’Italia intera sta sperando da sotto le coperte ed un occhio verso la tv. Il secondo set si chiude con il punteggio di 6 -2 ed il sottofondo dei netturbini che passano a ritirare l’immondizia, che ovviamente ho dimenticato di mettere fuori, mi distrae un po’.

Passa una pubblicità e dice “Le cose cambiano se sei tu il primo a farlo” ed effettivamente potrebbe essere catalogata nella top ten delle dieci reclame meno ingannevoli della storia.

All’inizio del terzo set iniziano pure ad arrivarmi le prime mail di giornata, il venerdì sta iniziando. Nel frattempo Nadal ha cambiato racchetta, gli si è rotta una corda, qui ci si aggrappa a tutto pur di un miracolo.

Sul 2 a 1 nel terzo set (prima volta in vantaggio per Matteo Berrettini) il “non sento la palla” ha lasciato il posto ad un po’ di scioltezza, io intanto sento (immagino) già il mio capo e le sue rotture di 🎾🎾. Nel frattempo mi sono ricordata di fare l’autolettura del contatore: no non sono uscita al freddo e al gelo, mi ero segnata il numero ieri pomeriggio. Mi sono ritrovata a parlare su whatsapp con Elena l’assistente virtuale; lei scrive stile “ET Telefono Casa”, io mi rendo conto che nell’ultima settimana è la conversazione più normale che abbia avuto, mentre si materializza l’immagine della mia vita sociale che sbatte ripetutamente la testa sul muro alla “Homer Simpson”.

Porca vacca che dritto, preludio di un game a zero e del 4-3 nel terzo set; intravedo un capello bianco sulla testa di Nadal. Ace a 218 km/h, io e la mia lancia Y ci caghiamo addosso quando in autostrada sfioriamo i 135 km/h. E fu così che il leone tornò a ruggire, con tre prime, un altro game a zero, ed il primo set in tasca. 1-2, daje Matteo.

Il quarto set va sul 2-2, io mi chiedo se esisterà mai un contorno occhi capace di rimediare al panda che si è impossessato del mio volto, so già la risposta ma lasciatemi googlare in pace.

“Se finisce prima delle sette torno a letto un paio d’ore”, mi ero detta con un po’ di rammarico dopo i primi due set. Ore 7.22, match più vivo che mai e gran voglia di colazione che avanza a passi da gigante. Resisto o oggi finisco per farne dodici. Nel frattempo ci sono scambi in cui passo dall’apnea totale all’orgasmo puro, chiede scusa ai miei vicini per il casino.

Ore 7.41, fine dei giochi. In un attimo Nadal accelera e Matteo Berrettini non regge l’urto. 4-1, (6-3, 6-2, 3-6, 6-3).
“Ogni anno migliora, finale a Wimbledon, semifinale qui, è un giocatore che ha un grande carisma. È un bravo ragazzo. Penso abbia uno splendido futuro davanti a sè”. Chapeau Rafa, immenso, infinito, immortale campione.

Vado a “nanna” Matteo, fai bei sogni anche tu. Oggi sarebbe servito un eroe per l’impresa, sei stato “solo” un essere umano, ma non nasconderti dietro quell’asciugamano, non abbassare la testa quando prendi le tue cose e saluti gli Australian Open, a testa alta, sempre, anche oggi, soprattutto oggi.

Devi mostrarti invincibile
Collezionare trofei
Ma quando piangi in silenzio
Scopri davvero chi seiCredo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio
Coraggio di essere umani

Ps. Livello di rosicamento di Novak Djokovic, tre ulcere

Pps. Noi italiani ci sarà sempre un Matteo di cui saremo orgogliosi

Ppps. Berrettini ti amo 😍

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