Temptation Island, il tripudio dell’eleganza un po’ “puorc” e un po’ “bastard”

Temptation Island

Ho resistito dopo la prima puntata, ma alla seconda e dopo nemmeno venti minuti non ce l’ho fatta, così mi sono detta “Ora torno e spopolo con Temptation Island”.
Sarà stata la colonna sonora di Rocky che mi ha scosso, sprone di un Giuseppe in giardino che fa gli affondi come quando ti genufletti per prendere la Prima Comunione, sarà stato il linguaggio aulico della sua compagna Gabriela che mi porta a prendere appunti ogni qualvolta apra bocca col fine di far impallidire il mio vocabolario, ma forse sarà anche stato quel cazzo di computer che usano al falò di confronto con tanto di adesivo tamarro e brillantini sul retro: ma la facciamo una petizione per un paio di Mac Book? Siamo nel 2023, il corso di informatica per imparare l’uso di word ed esplora risorse è stato bannato pure in seconda elementare.

Gabriela e Giuseppe, idoli di spessore

Detto ciò apriamo subito una parentesi meravigliosa su Gabriela e Giuseppe, la coppia dell’anno. Giuro che se non li tengono dentro fino all’ultimo secondo dell’ultima puntata, mi incateno al trono di Uomini e Donne over (la mia categoria ormai, nonché ultima spiaggia per trovare uno pseudo fidanzato da portare al prossimo cenone della Vigilia di Natale, ma questa è un’altra storia). Torniamo a noi. Già che ti chiami Gabriela con una L sola è perché i tuoi genitori ti hanno voluto male fin da piccola o perché l’impiegato comunale deve averti registrato all’anagrafe mentre era alle prese con una serata tra amici, birra, rutto libero e rigore di “Mare Kiaro” Hamsik alle stelle in Napoli – Juve del 2011 (anche perché l’età di sta Gabriela quella è), ma fingiamo sia normale e andiamo avanti.

Lei ha 19 anni, lui 24 e stanno insieme da 7. Io ho già il vomito. Praticamente si sono conosciuti a catechismo. Lei fuma e lui non lo sapeva, lo ha scoperto a Temptation Island, in questi 7 anni probabilmente avrà speso più soldi per gli Arbre Magique acchiappa odori con cui adornare la casa che per il veterinario del suo cane. Come? Non hanno un cane? E lui cos’è? Perplessa. La loro storia d’amore è corredata da una perfetta colonna sonora: tutta la discografia di Anna Tatangelo. Da bastardo a Essere una donna, manca solo “le domeniche d’agosto quanta neve che cadrà” e ci siamo. Ma torniamo alle cose che contano. Ogni volta che viene chiamata nel pinnettu (così lo pronuncia Filippo e così lo scrivo) a vedere un video, è il tripudio dell’eleganza. “Puorc e bastardo, bastardo e puorc”, soggetto, verbo e complemento è un’intolleranza alimentare per lei, che poi mi chiedo: ma per la legge dei grandi numeri, almeno un congiuntivo ogni due puntate dovresti azzeccarlo, o no? Nella mia testa è già il meme del web per eccellenza di questa estate e le sue compagne di avventura che ghignano alle sue spalle la cornice perfetta di un teatrino che manco alla recita di 5° elementare.
Al falò di confronto lei non ce la fa, non ce la fa e non ce la fa: “Filì (detto rigorosamente alla “Mare Fuori”) io non voglio più guardare”. E allora ecco l’asso nella manica del Bisciglia: “C’è una persona qui di cui ti fidi? Vuoi che lo veda lei?”. “Sì, Vittoria”. Vittoria, non ha scelta, guarda e tace. Da un lato meno male perchè va bene tutto, ma se Anna Tatangelo dei poveri spegne sul più bello, noi qui che ci stiamo a fare? Quindi la povera malcapitata guarda una roba di cui le frega meno di niente e poi è pure costretta a raccontare. Il reggimoccolo, in confronto, ha più dignità.
Lui, invece, alla visione dei video della sua bella è più poetico: “Aheeeee, guarda gua…tiene già u fuoco in cuorpo? Marò, e vai vai…evvvvvvvaaaaai (rafforzativo), Azz, pure o bacetto?”. Ed ogni pretesto è buono per uno sfogo con la single che si slinguazzerebbe da ancor prima che lei togliesse il cappuccio alla presentazione: “Questa è un angelo vestita da Diavolo”, “Al massimo un diavolo vestito da angelo” risponde la tentatrice. “Eh va beh, è uguale”. Giuro andrei ora a ricomprarmi la Smemoranda solo per appuntarmi queste massime e far impallidire le boiate che scrivevamo a 13 anni. Temptation island docet.

Francesca e Manuel, fonte d’ispirazione

Occhio a Francesca e Manuel. Lui l’ha lasciata 5 volte, lei se l’è ripreso 5 volte. Lui in ogni mese da single non si sa come sia possibile ma non si è mai chiuso in casa in clima di riflessione assoluta allontanando il mondo, e non è nemmeno emigrato da eremita sul cocuzzolo della montagna a purificare il suo spirito, no, è incredibile, ma non fa niente di tutto questo: lui va a ballare con gli amici, se la spassa, si diverte, si sente con altre ragazze, le osserva da vicino, fa il gioco del dottore con master in ginecologia, però, perché c’è sempre un però, non l’ha mai tradita, d’altronde era single. E quindi quando bussa nuovamente alla sua porta lei, che invece lo ha aspettato pazientemente come la nonna di Cappuccetto rosso, lo accoglie a braccia aperte e gli dice: “Amore, sei tornato, ma che bocca grande che hai”, “È per baciarti meglio”, risponde il fenomeno mentre lei è già in brodo di giuggiole. E poi il fenomeno aggiunge: “Tesoro, ma che bei capelli che hai? Che dici ce lo mettiamo un bel cerchietto da renna così a Natale avrai anche tu un ruolo nel presepe vivente?”. Nel frattempo l’accademia della crusca ha appena registrato “A lui piacciono queste sviscitate”.

Perla e Mirko, massimi sistemi a Temptation Island

Nel frattempo diamo un premio Nobel a Perla che a 21 anni ha imparato a fare la lavatrice e a cucinare e che al video nel pinnettu in cui il suo Mirko, che a me sembrava un Tamagochi fino a ieri, dice “Io a volte avrei voglia di sbatterla sul muro”, lei risponde con stile impeccabile “Ma se non si ricorda manco come si fa”. E c’è anche spazio per l’umiltà – time che a Temptation va spesso di moda. “Comunque Greta è la più carina”, “Ah Francesca, ma dove la trova una meglio di me, dove la trova”.

Vittoria e Daniele: AAA figlio con rapporto a distanza cercasi

Poi ci sono Vittoria e Daniele. Lo preciso subito lei sembra quasi sulla via della normalità, lui è la versione al quadrato del “Lenticchio” di qualche anno fa. Scrivono a Tempation Island perchè lei vuole un figlio, lui lo vorrebbe se non fosse che a suo avviso due persone che litigano dalla mattina alla sera forse (ma forse eh) non sono compatibili. Aggiungo io: ma due persone che da un anno dormono in due letti diversi (dichiarato da loro), un figlio come pensano di farlo? No perché io sarò antica e sono rimasta ancora al sesso quello tradizionale e perché ne conosco solo una che è rimasta incinta a distanza, (Maria di Nazareth vi dice qualcosa?), poi magari esistono metodi alternativi e mi sono persa qualche pezzo. E comunque livello di argomentazione tra Daniele e la single Benedetta: rimandati all’esame finale del diploma di asilo nido. “Con questi occhi mi compri”. Dove ti compra? Al mercato? Tanto al kg? Al banco del pesce? Arte povera proprio.

Alessia e Federico: zerbini ne abbiamo?

Federico e Alessia. Lui esordisce con “Se le chiedessi di leccare il prato con la lingua per sposarci, lei lo farebbe”. E aggiunge: “Che poi lei mi dice ti amo ma io al massimo le dico ti voglio bene, a me non interessa andare a cena con lei né tantomeno andarci a letto”. A posto così. Però quando lei si avvicina ad un altro, all’improvviso a lui dà fastidio, non si sa perché…sarà forse quella storia del giocattolino? Su di loro attendo sviluppi succulenti. Ah dimenticavo, lei quando piange sembra il furby.

Alessia e Davide, “Davanti a tutta Italia”

Occhio ad Alessia e Davide. Lei lo ha tradito per due anni, lui l’ha beccata subito ma per un anno e mezzo ha fatto finta di niente. E io già qui stenderei un velo pietoso. Quando lei scopre che lui sa, lo implora di essere perdonata. Ma dopo tutto ciò, siccome non è contenta, fa la gatta morta con “Raul Bova dei poveri”.
Davide comunque mi spacca. Secondo me è l’unico che almeno lontanamente si salva. “Al cuor non si comanda, voglio lei, chiedo il falò di confronto”. Filippo parte in direzione villaggio delle donne, entra e la trova a tanto così da un limone epico, sempre con Raul Bova dei poveri, infatti la sua reazione è “Lo sapevo cazzo”. Cioè, questo 2 anni di corna adesso non poteva aspettare altri 5 minuti?

Varie ed eventuali

Onore a chi sceglie le colonne sonore che spaziano da un Riccardo Cocciante ad una Alessandra Amoroso come nelle migliori balere, ma Temptation Island è questo e molto altro.

Ma il “Non me lo/la merito uno/una così” a quanto è quotata alla Snai?

Più Cipster per tutti.

Gli uomini che al falò di gruppo si danno le pacche sulle spalle tra di loro per conforto, sono gli stessi che si schiacciano i brufoli a vicenda e che si depilano con il Silk Epil.

Clonate le facce di Filippo durante i falò di gruppo ed inseritele nel patrimonio Unesco Italiano.

Io comunque il mio cervello me lo tengo stretto, ma dieci 10 centimetri di gambe di una di queste a caso me li meritavo.

Ci tengo a fare un plauso al mio vicino di casa che mentre io guardo Temptation Island ad ore improponibili lui porta a spasso il cane (i dibattiti sul perché li analizzeremo nella prossima puntata).

Passo e chiudo.

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