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2 maggio giornata mondiale dei Bloggers: auguri ai pensatori “liberi”

L’evoluzione della carta e penna, del pensierino della sera, dell’appunto impresso un foglia di carta volante, oppure su un agenda o ancora su quel famoso diario col lucchetto: et voilà il blog, et voilà la giornata mondiale dei bloggers.

Dal 2 maggio 2010 grazie al movimento World Bloggers Day, nato a Cebu, nelle Filippine, con l’obiettivo di collegare il maggior numero possibile di comunità di bloggers presenti nel mondo, nasce proprio questa giornata che celebra uno dei nuovi modi di fare comunicazione, ma non solo. Tanti sono gli amici bloggers perseguitati e uccisi proprio per aver usato questo strumento per denunciare soprusi, ingiustizie e violenze, purtroppo il duplice lato della medaglia incombe sempre e spesso, troppo spesso, prende il sopravvento.

Non intristiamoci, però, e guardiamo anche il lato che splende. Che figata è poter digitare il proprio indirizzo web, aprire una pagina e scrivere scrivere scrivere? Scrivere ciò che ci passa per la testa, fregarsene anche un pochino dell’accuratezza maniacale di punteggiature e termini ricercati (un pochino sia chiaro, niente di illeggibile) e di tempistiche da rispettare, scegliere un argomento random e dire la propria, senza il timore di essere giudicati o con il solo intento di interagire, interscambiare, confrontarsi.

Quando poco più di un anno fa feci il salto il mio primo timore era non avere abbastanza tempo da dedicare a questo progetto, e purtroppo continuo a rendermi conto di non averne abbastanza, la seconda paura era quella di mettermi dinanzi ad uno specchio e lasciarmi andare. Ancor prima dei difetti, dei segni del tempo che passa, del viso stanco e talvolta di qualche sorriso spento, era questo il freno che si opponeva tra me e la finestra sul mondo. Ma non appena la luce inizia a filtrare capisci di non poterne più fare a meno e che sia sole o pioggia al di là del vetro poco conta, una volta aperta sai di avere una gran forza e sai che niente sa di buono come quella libertà.

Liberi di scrivere, di dire, di fare, di pensare, di imparare, di sbagliare, di amare o di non amare, di volare o di restare con i piedi per terra, sentitevi liberi, siate liberi. 

E allora beato colui che ha inventato il blog, ha fatto bingo e ci ha dato una delle più grandi opportunità di sentirci davvero, fino in fondo, liberi, ma beati anche noi che abbiamo saputo coglierla.

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