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Piuttosto che normale…felice: goodbye 2023

goodbye 2023

Goodbye 2023, lo dico così, tutto d’un fiato e lo guardo negli occhi quest’anno che se ne va senza sensazioni malinconiche o rabbia o rancori, ma con consapevolezze.

Non sono mai stata una grande amante dei parchi giochi, a Gardaland penso di esserci stata appena 2 volte, soffro un po’ di vertigini, l’ansia prende il sopravvento quando devo salire su giostre probanti che mi fanno perdere contatto con la realtà…eppure io sulle montagne russe ci vivo. E questo 2023 me lo ha spesso ricordato.

Un saliscendi di emozioni e sconvolgimenti, dalle risate ai pianti, dai pianti alle risate, dalle decisioni certe alle titubanze, dai “vorrei ma non posso” ai “vaffanculo, mi gioco tutto”. Così eh. Cinque minuti di straordinaria follia, e poi altri cinque o più di insulsa pigrizia. Se mi guardo indietro non so nemmeno da dove partire, dove raccattare i ricordi e le cose belle, come interpretare le lunghe giornate no. Ma c’è tutto, proprio tutto in questo 2023.

Ho avuto paura.
Ho riso a crepapelle.
Ho viaggiato.
Sono rimasta immobile.
Ho avuto il cuore a pezzi ed il cervello in frantumi.
Ho collezionato domande.
Ho chiesto spiegazioni.
Mi sono data risposte.
Ho mangiato schifezze.
Ho cucinato per me.
Ho preso ago e filo e dato un abito alla mia anima.
Ho camminato all’aria aperta.
Ho consumato il divano.
Ho pianto.
Ho pianto ancora.
Ho pianto di nuovo.
Ho capito che piangere, poi, mi fa stare meglio.
Ho osato.
Ho mandato quelle mail.
Ho viaggiato.
Mi sono arrabbiata.
Ho accolto a braccia aperte nuovi progetti.
Mi sono emozionata.
MI sono maledetta e stramaledetta.
Ho fatto un percorso.
Ho odiato (e la odio tuttora) la mia cellulite.
Ho indossato la gonna.
Ho litigato con gli specchi.
Ho amato, incondizionatamente.
Mi sono sentita amata.
Sono stata amata, probabilmente.
Ho sentito, dopo tanto tempo, il mio cuore battere.
Ho fatto i conti, in tutti i sensi in cui si possano fare i conti.
Ho cantato a squarciagola.
Ho presentato un libro.
Ho fatto ridere la gente.
Ho visto il Golden Gala dal vivo.
Ho girato Firenze in bicicletta.
Ho mangiato la carbonara a Roma. (Adoro).
Sono tornata a casa.
Ho giocato ad Uno per ore ed ore.
Riccardo.
Lorenzo.
Alice.
Aurora.❣️​
Ho avuto coraggio.
Sono stata debole.
E poi forte.
Ho aperto la porta.
Ho fatto l’amore.
Ho letto e riletto le conversazioni su whatsapp.
Ho messo la crema solare.
Ho sognato.
MI sono fatta schifo.
Ho detto la verità, sempre.
Ho osservato le nuvole.
Ho fatto la valigia.
Ho visto Roberto Baggio.
Ho contemplato il letto sfatto.
Ho fatto dei gran casini.
Ho amato le cose semplici.
Ho perso tempo.
Sono stata ferita.
Sono stata delusa.
Sono stata usata.
Ho accettato.
Ho messo punti.
Ho perdonato.
Ho scritto una lettera.
Ho respirato.
Ho fatto figure di merda.
Ho provato imbarazzo.
Non ho perdonato.
Ho sbagliato.
Ho sbagliato ancora.
Ho sbagliato di nuovo.
Ho scritto tanto.
Ho dato fiducia.
Ho ascoltato il silenzio.
Sono stata lì, lì nel mezzo.
Ho avuto pazienza.
Ho guardato delle serie tv.
Ho fallito.
Ho tentato.
Ho sorriso.
Ho fatto l’albero di Natale.
Ho fatto pace.

Goodbye 2023

Trecentosessantacinque giorni di montagne russe senza sosta per scoprire, in fondo, che sono sempre più forte di quello che penso, che la mia scelta è quella di non essere normale ma felice e che non sono sbagliata ma…unica.

“Alla faccia di chi aveva calpestato il suo essere per farne un’altra donna. Lei avrebbe deciso di rimanere lei e, come lei, nessuna al mondo”.

La cosa migliore che possiamo fare quando ci troviamo così vulnerabili in quel processo di rivelazione a noi stessi è offrirci tutta la tenerezza e tutta l’empatia di cui siamo capaci. La nostra più grande salvezza, forse, è essere disposti a metter piede, sia pur per breve tempo, in quelle zone abbandonate in rovina e senza perdono che abbiamo dentro“.

Sono i tuoi straordinari errori che definiscono chi sei“.

Goodbye 2023 e grazie.
Caro 2024, non ti chiedo proprio nulla, dopo un anno così so per certo di essere pronta a tutto, tu lo sai, però, che in te si nasconde il mio sogno più grande.

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