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Europei Berlino – Cala il sipario, Italia fra luci e ombre

Si sono spenti i riflettori sull’Olympiastadion, è calato il sipario sul teatro di mille battaglie che in questi sei giorni è stato l’ombelico dell’Europa regalando una Berlino 2018 davvero esaltante, emozionante fino alla fine.
Nella serata conclusiva spicca la favola di Armand Duplantis che nel salto con l’asta fa stropicciare gli occhi agli oltre 40 mila tifosi accorsi per godersi per l’ultima volta lo spettacolo. Il neanche 19enne è da record assoluto, è una forza della natura è colui che riesce a frantumare il proprio personale (5.93) arrivando a compiere un volo pindarico che vale 6.05, il record mondiale under 20 ed una meravigliosa medaglia d’oro; piccolo dettaglio, fa tutto al primo salto. Nemmeno nei più bei sogni deve aver immaginato qualcosa di simile. Dietro di lui il russo Morgunov e l’eterno Renaud Lavillenie.
Ma è anche la serata in cui gli azzurri deludono, purtroppo ancora una volta. Se Mattuzzi nei 3000 siepi è 15°, se le ragazze della 4×100 fanno il loro giungendo 7°, se Claudio Stecchi nell’asta non può nulla contro quei mostri sacri, sono gli staffettisti a concedere la delusione più grande. Tortu e compagni nella semifinale in cui giungono terzi e quindi pass per la finalissima accordato, ma commettono un’irregolarità al secondo cambio quello che avviene tra Desalu e Manetti. Zero scuse ahinoi, si va a casa ancor prima di giocarsela e a testa bassa.
Fa male, inutile nasconderlo, fa male perché questa staffetta veloce lasciava ben sperare, fa male perché c’era tanta voglia di rivalsa da parte di Filippo Tortu, fa male perché ci eravamo aggrappati a questi 4 ragazzi per gioire ancora una volta prima di chiudere le valigie e fare ritorno a in Italia.
Da domani sarà tempo di analisi, sarà tempo di capire se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, tirare una riga e ricominciare, stasera invece con il groppo in gola ed un magone quasi inspiegabile, non resta che guardare ancora qualche  secondo l’Olympiastadion prima di voltargli le spalle per puntare immediatamente lo sguardo verso altri lidi ed altri orizzonti.

Il mio resoconto ed interviste per sportal.it

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